Lane Anita - Sex O'Clock

Ironicamente confezionato in una copertina con il tipo di scatti di bionde e scintillanti ragazze glamour che ci si aspetterebbe da un partecipante all'Eurovision Song Contest, Sex O'Clock di Anita Lane mescola eleganti, cremose e spesso ballabili melodie pop con sfumature R&B con il tipo di lirica spudorata che il titolo implica. Una collaborazione tra Lane (testi e musica) e il suo compagno ex Bad Seed Mick Harvey (musica e strumenti), Sex O'Clock è così impassibile che è difficile dire se i testi sessualmente ossessionati (e ad essere onesti, piuttosto banale) di canzoni come "The Next Man That I See," "Do That Thing," e "Do the Kamasutra" sono intese come parodie di Tori Amos e/o Alanis Morissette, o se Lane prende sul serio battute come "Voglio tuffarmi per le perle in mutande nel mondo sotterraneo". Per essere caritatevoli, le lente e graziose melodie di Harvey hanno accenni al primo Tom Waits, e gli archi e i fiati agrodolci che decorano le languide canzoni ricordano il lavoro dei primi anni '70 di Serge Gainsbourg. è piuttosto significativo che le tracce migliori siano una minacciosa cover di "Home Is Where the Hatred Is" di Gil Scott-Heron e un'altra canzone, "I Hate Myself", senza un autore accreditato, ma a parte l'occasionale gaffe lirica, Sex O'Clock è un affare per lo più seducente.

1.Home Is Where the Hatred Is
2.The Next Man That I See
3.Do That Thing
4.I Hate Myself
5.A Light Possession
6.I Love You, I Am No More
7.Like Caesar Needs a Brutus
8.Do the Kamasutra
9.The Petrol Wife
10.Bella Ciao