Daylight Robbery - Moons Of Jupiter

Jazz intergalattico fuso con l\'hip-hop - pensate a Nujabes e Pete Rock che remixano un album di Lonnie Liston Smith arrangiato da David Axelrod. Ci rendiamo conto che sono troppi nomi per due frasi, ma descrivono bene il suono e la visione del produttore britannico Rob Waite, alias Daylight Robbery. Rob è cresciuto a Londra e Francoforte prima di trasferirsi a Brooklyn, New York, dove è stato registrato "Moons of Jupiter", il suo primo album per Melting Pot Music. "L\'identità sonora della musica è il mio omaggio a tutti gli incredibili dischi di jazz fusion usciti tra il 71 e il 74, fusi con un\'atmosfera Hip-Hop anni \'90 da cui faccio fatica a staccarmi", spiega Rob. "Con l\'aiuto di alcuni straordinari amici musicisti sono riuscito a superare le tecniche di campionamento basate sui loop e a fare un passo avanti verso un\'energia più libera e focalizzata sul jazz". Il titolo dell\'album "Moons of Jupiter" e i titoli delle canzoni si riferiscono alle 80 lune conosciute di Giove che formano un sistema di satelliti chiamato sistema gioviano. 12 di queste lune vengono visitate nel corso dell\'ascolto, iniziando con la luce e spostandosi progressivamente verso l\'oscurità. L\'album sarà disponibile su LP e in formato digitale. L\'opera d\'arte è stata realizzata dall\'illustratore di Colonia Giza One.